Magazine Intelligenza Artificiale: l’IA è più di quello che appare

The linguist strikes back – Venerdì 24 maggio 2024, ore 1430, Sala Mezzanino, OGR Tech

Venerdì 24 maggio 2024, ore 1430, Sala Mezzanino, OGR Tech si svolgerà l’evento “The linguist strikes back. Abbiamo bisogno di una teoria del linguaggio per costruire macchine parlanti?” organizzato da MAIZE – A Jakala Company e OGR Tech.

Volantino

Nell’ampio campo dell’AI, il ruolo della linguistica computazionale (intesa come formalizzazione computazionale di teorie linguistiche) sembra essere andato via via scemando con l’introduzione di metodi statistici e induttivi. Negli anni 80 Fred Jelinek, di IBM, poteva dire “every time a fire a linguist, the performance of the system goes up” e nel 2019, dopo la svolta ultra empirista del deep learning, Rick Sutton provocava dicendo: “The biggest lesson that can be read from 70 years of AI research is that general methods that leverage computation are ultimately the most effective, and by a large margin”. La teoria non serve, bastano i dati, la computazione e un algoritmo di apprendimento generale. I Large Language Models (su cui si basano ChatGPT e i suoi cugini) imparano a usare la lingua soltanto dalla distribuzione dei dati linguistici presente nell’addestramento e diventano estremamente competenti. Quindi la linguista non serve più? Sarebbe un peccato, almeno per chi dello studio del linguaggio ha fatto la sua professione. Oppure, i linguistici sono più rilevanti che mai, essendo gli unici ad avere gli strumenti concettuali per comprendere come un LLM davvero usa il linguaggio.

Partecipanti:

Elisabetta Fersini, Università Milano-Bicocca

Alessandro Lenci, Università di Pisa

Guido Boella, Università di Torino

Modera: 

Vittorio Di Tomaso, MAIZE