• LinkedIn
  • Telegram
  • FB
  • FB

Magazine Intelligenza Artificiale: l'IA è più di quello che appare

Magazine Intelligenza Artificiale: l'IA è più di quello che appare

Le conversazioni con i Chatbot e l’anima svelata

Conversazioni intime e Chatbot.

Le conversazioni con i chatbot non sono semplici ricerche online, ma rivelano molto di più. Oltre agli interessi personali emergono pensieri, stili comunicativi e dettagli intimi che permettono di tracciare un profilo completo dell’utente. La profondità dei dati raccolti rende le conversazioni un campo delicato, utilizzabile tanto per fini promozionali quanto per influenze di tipo ideologico.

Negli ultimi mesi non sono mancati segnali d’allarme a riguardo. Conversazioni private con Grok sono finite online, l’agente IA di Perplexity si è mostrato vulnerabile agli hacker, mentre OpenAI ha annunciato un “super assistente” capace di registrare attività anche offline. Allo stesso tempo, Anthropic ha deciso di utilizzare le conversazioni degli utenti per addestrare i propri modelli, modificando il precedente criterio di esclusione automatica.

Alcune aziende, però, scelgono una strada diversa. DuckDuckGo ha lanciato Duck.ai e risposte AI anonime per offrire conversazioni più sicure, dimostrando che è possibile creare servizi rispettosi della privacy. La mancanza di una legge federale sulla privacy negli Stati Uniti lascia però aperta la questione: senza regole chiare, il rischio è che le conversazioni con l’intelligenza artificiale diventino un ulteriore terreno per la sorveglianza di massa, sempre più intima e invasiva.

Leggi l’articolo completo “AI surveillance should be banned while there is still time.” sul Blog di
Gabriel Weinberg.

Immagine generata tramite DALL-E 3. Tutti i diritti sono riservati. Università di Torino (11/09/2025).

Esplora altri articoli su questi temi