La società di consulenza Deloitte restituirà parte dei 440.000 dollari ricevuti dal governo federale australiano per un report sul sistema di welfare che conteneva numerosi errori, dopo aver ammesso l’utilizzo di intelligenza artificiale generativa nella sua produzione. Dopo la scoperta di citazioni e riferimenti inesistenti, Deloitte ha restituito l’ultima tranche del compenso.
Il documento era stato commissionato dal Dipartimento per l’Occupazione e le Relazioni sul Lavoro nel dicembre 2024 per valutare il sistema di conformità dei beneficiari di sussidi, ed è stato ripubblicato a luglio con correzioni ai riferimenti bibliografici e alle note a piè di pagina, mantenendo invariate le raccomandazioni sostanziali. Tra gli errori figuravano citazioni inesistenti di articoli accademici e riferimenti inventati a sentenze giudiziarie, fenomeni che il ricercatore dell’Università di Sydney Christopher Rudge ha definito “allucinazioni” tipiche dei LLM. Nella versione aggiornata, Deloitte ha aggiunto una nota sull’uso di GPT-4o tramite Azure OpenAI, senza però riconoscere esplicitamente che l’IA abbia causato gli errori. Una portavoce di Deloitte ha dichiarato che “la questione è stata risolta direttamente con il cliente”.
Rudge ha precisato che nonostante gli errori le conclusioni del report trovano riscontro in altre ricerche e non dovrebbero essere considerate “illegittime”. La senatrice laburista Deborah O’Neill ha invece criticato duramente Deloitte accusandola di lasciare “all’intelligenza artificiale il lavoro pesante”. Ha definito il rimborso “una parziale scusa per un lavoro scadente” e invitato le istituzioni a verificare chi svolge realmente le analisi commissionate, osservando ironicamente che “forse sarebbe più economico abbonarsi a ChatGPT”.
Leggi l’articolo completo: Deloitte to pay money back to Albanese government after using AI in $440,000 report su The Guardian
Immagine generata tramite DALL-E. Tutti i diritti sono riservati. Università di Torino (19/03/2025).
