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Magazine Intelligenza Artificiale: l'IA è più di quello che appare

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IA Open Source, la chiave per la sovranità tecnologica europea

Cartina dell'Europa con bandiera dell'Unione Europea

A Vivatech 2025, diversi esperti di settore hanno identificato nell’IA Open Source la strategia fondamentale per l’indipendenza tecnologica europea. Durante il panel “Shared Progress: How Can Open-Sourcing Speed the AI Race?” guidato da Niall Firth di MIT Technology Review, si è infatti parlato dell’adozione dell’open source, non solo in termini di scelta tecnica, ma come strategia economica, politica e culturale.

Stefano Maffulli (Open Source Initiative) ha chiarito che per parlare davvero di IA open source serve l’accesso a pesi dei modelli, codice di addestramento e dati. Jean-Baptiste Kempf (Scaleway) ha fatto riferimento alla consolidata tradizione dell’Europa nella costruzione di beni comuni digitali e affermato che si tratta dell’unico modo per non rimanere indietro. Anche Meta, rappresentata da Laurent Solly, rivendica un ruolo nell’ecosistema open, pur ammettendo che la definizione è ancora in evoluzione; ha dovuto però confrontarsi con le critiche di Maffulli sui limiti geografici della licenza Llama.

Il dibattito ha evidenziato che l’IA Open Source non rappresenta solo una posizione ideologica. Riguarda una questione di potere, fiducia e sovranità, che può tradursi in una strategia economica che permetta a startup, ricercatori e governi di sviluppare sistemi IA senza dipendere da piattaforme centralizzate.

Leggi l’articolo completo Open Source and the future of European AI sovereignty: Insights from Vivatech 2025 sul blog di Open Source Initiative

Immagine generata tramite DALL-E 3. Tutti i diritti sono riservati. Università di Torino (2025).

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