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Magazine Intelligenza Artificiale: l'IA è più di quello che appare

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Opere IA e copyright: la sentenza della Corte statunitense

Simbolo del copyright che si sgretola in un flusso di codice

La Corte d’Appello del Distretto di Columbia, negli Stati Uniti, ha confermato che le opere create autonomamente da sistemi IA senza alcun contributo umano non possono essere coperte da copyright. La sentenza ribadisce quanto già stabilito in primo grado nel caso di Stephen Thaler, informatico e sviluppatore che aveva chiesto al Copyright Office degli Stati Uniti di registrare un’opera creata dal suo sistema di machine learning, la Creativity Machine.

Al centro della controversia legale c’è il requisito fondamentale dell’autorialità umana dell’opera, considerato imprescindibile dall’Ufficio Copyright statunitense. A partire dal 2018, Thaler aveva tentato di registrare il copyright dell’immagine indicando Creativity Machine come unico autore, vedendosi respingere più volte la richiesta. Nel 2022, l’informatico ha impugnato la decisione, sostenendo che l’ufficio non potesse distinguere tra opere umane e quelle generate da macchine e invocando il test di Turing. La sua argomentazione non ha convinto né il tribunale di primo grado né la Corte d’Appello. Entrambi hanno infatti ribadito che la legge sul copyright del 1976 riconosce come autori esclusivamente gli esseri umani.

Indicando l’IA come unico autore dell’opera, Thaler ha dunque fornito al Copyright Office motivi sufficienti per respingere la domanda. La Corte ha comunque riconosciuto che opere create da persone con l’ausilio dell’IA possono essere protette da copyright, per quanto non esistano ancora standard che definiscano quanto e in che modo il contributo umano sia necessario. Intanto, l’avvocato di Thaler ha riferito a The Register l’intenzione di continuare la battaglia legale.

Leggi l’articolo completo “Do AI robo-authors qualify for copyright? It’s still no, says appeals court” su The Register

Immagine generata tramite DALL-E 3. Tutti i diritti sono riservati. Università di Torino (2025)