Uno studio del Tow Center for Digital Journalism della Columbia University mostra che SearchGPT non è ancora in grado di fornire risposte attendibili.
La funzione di OpenAI distribuita lo scorso mese permette agli utenti di cercare sul web le fonti necessarie ad approfondire le risposte generate. Tuttavia, l’attendibilità delle fonti suggerite non sarebbe ancora soddisfacente.
I ricercatori hanno chiesto a SearchGPT di individuare la fonte di 200 citazioni provenienti da 20 pubblicazioni diverse, inclusi editori che hanno stretto accordi con OpenAI per la condivisione dei dati. Il chatbot ha prodotto risultati dall’aspetto ben organizzato e formattato, ma solo un quarto dei casi ha generato risposte accettabili nei contenuti. Nello specifico, ha fornito 89 risposte errate, 57 parzialmente errate e 47 corrette.
I ricercatori hanno aggiunto che SearchGPT ha manifestato un certo grado di “presunzione“. Non ha quasi mai ammesso l’inattendibilità delle risposte fornite, e ha più volte ostentato spiegazioni poco o per nulla attinenti alle richieste di partenza. Ha espresso cautela solo in 7 casi, con espressioni come “è possibile” e “non sono riuscito a trovare l’articolo esatto”.
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