Google ha da poco rilasciato Gemini 3 Pro Image, il nuovo modello di generazione immagini integrato in Gemini 3 e subito ribattezzato “Nano Banana pro”. L’aggiornamento promette progressi significativi su uno dei talloni d’Achille dell’IA generativa: la produzione di testo leggibile nelle immagini. Il modello supporta ora risoluzioni fino a 4K e permette di utilizzare fino a 14 immagini di riferimento, mettendo a disposizione nuove possibilità per la creazione di infografiche e contenuti visivi complessi.
Una novità controversa riguarda la rimozione dei watermark IA. Google consente agli abbonati del piano Ultra (250 dollari al mese) di eliminare il caratteristico segno a diamante che identifica le immagini generate. Per compensare, l’azienda si affida a SynthID, un watermark invisibile incorporato nei contenuti, che dovrebbe permettere di verificare l’origine delle immagini tramite Gemini stesso. Resta da vedere quanto questa soluzione sarà efficace nel contrastare la diffusione di contenuti generati senza chiara attribuzione.
Nano Banana Pro rappresenta l’evoluzione del predecessore Gemini 2.5 Flash Image, lanciato in estate e diventato rapidamente popolare per via della sua capacità di mantenere consistenza visiva nei personaggi. Il modello è accessibile gratuitamente nell’app Gemini con limiti di utilizzo anche via API, Google AI Studio e Flow, mentre gli abbonati AI Pro (20 dollari al mese) e Ultra godono di maggiori capacità generative. È inoltre disponibile via API, Google AI Studio e Flow.
Leggi l’articolo completo: Nano Banana Pro Is Here: All the Changes in Google’s Popular AI Image Tool su CNET
Immagine generata tramite DALL-E. Tutti i diritti sono riservati. Università di Torino (2025).

