La Cina sta introducendo nuove regole per evitare che le grandi piattaforme online usino gli algoritmi per manipolare prezzi e altri elementi commerciali. L’obiettivo è limitare quanto possibile le pratiche considerate sleali.
La bozza proposta dall’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato (SAMR) individua rischi emergenti come collusione algoritmica, contratti esclusivi e pratiche discriminatorie, vietando alle piattaforme dominanti misure di esclusione verso i commercianti.
L’autorità invita le piattaforme a monitorare in modo costante come i loro algoritmi modificano prezzi, suggeriscono prodotti o mostrano pubblicità, così da evitare aumenti ingiustificati, trattamenti preferenziali o promozioni che non rispettano la concorrenza.
Il provvedimento arriva successivamente a diversi anni di interventi regolatori contro alcune big tech come, ad esempio, Alibaba, Tencent, ByteDance e Meituan, già sanzionati per abusi di posizione dominante e guerre dei prezzi irrazionali. Il periodo di consultazione pubblica sulla bozza è aperto fino al 29 novembre.
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Immagine generata tramite DALL-E 3. Tutti i diritti sono riservati. Università di Torino (05/03/2025).

