La seconda ondata di strumenti per la programmazione basati sull’IA punta a rivoluzionare il settore. Oltre ai grandi attori come OpenAI, Google e Microsoft, numerose startup stanno sviluppando modelli in grado di generare codice, testarlo e correggerlo, con l’obiettivo di rendere gli sviluppatori manager del processo, anziché esecutori diretti. Tra queste aziende spiccano Poolside, Zencoder, Cosine e Tessl, che competono per creare assistenti più avanzati e vicini all’IA generale (AGI).
L’obiettivo è superare i limiti degli attuali modelli, che spesso producono codice corretto solo a livello sintattico. La nuova generazione punta a comprendere il contesto e i processi di sviluppo, utilizzando tecniche come l’apprendimento per rinforzo e la creazione di set di dati che replicano i passaggi seguiti da programmatori umani. Approcci alternativi, come quello di Merly, evitano i grandi modelli linguistici, concentrandosi su una rappresentazione logica del codice.
Nonostante l’entusiasmo, alcuni esperti ritengono che i grandi modelli linguistici non siano adatti per attività che richiedono precisione logica. La competizione tra questi approcci potrebbe definire il futuro dello sviluppo software, con potenziali implicazioni anche per l’evoluzione dell’AGI.
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Immagine generata tramite DALL-E 3.

