Una recente controversia nell’Unione Europea delle Geoscienze (EGU) ha portato al licenziamento della presidentessa Irina Artemieva. A scatenare il caos è stato GeoGPT, un chatbot di IA sviluppato dal gigante cinese dell’e-commerce Alibaba e finanziato dal governo della provincia cinese di Jiangsu.
GeoGPT, progettato per rispondere a domande geologiche e basato su enormi quantità di dati geologici, è stato accusato di mancanza di trasparenza e di possibili violazioni del copyright. La denuncia è stata sollevata da Phoebe McMellon, CEO di GeoScienceWorld, e da altri editori preoccupati che il chatbot utilizzi testi di letteratura non autorizzata senza citare le fonti.
Il consiglio dell’EGU ha votato a maggio per licenziare Artemieva per via delle difficoltà di collaborazione e violazione della riservatezza.
Cercando di risolvere la situazione, John Ludden, presidente dell’IUGS (“International Union of Geological Sciences”), oltre ad aver invitato le parti a partecipare ad un workshop a Londra, ha proposto un organo di governo internazionale per GeoGPT. Ludden sostiene che il comportamento della commissione dell’EGU sia stato “un po’ troppo accusatorio”, aggiungendo che non si sono dimostrati disposti ad ascoltare.
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