Secondo un rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), l’escalation della guerra commerciale globale potrebbe ostacolare la crescita del settore dei data center, fondamentale per lo sviluppo dell’IA.
Laura Cozzi, direttrice della tecnologia dell’AIE, ha spiegato che un contesto tariffario più elevato potrebbe ridurre la crescita dei data center rispetto alle previsioni finora effettuate. Infatti entro il 2030, Stati Uniti, Cina e Unione Europea rappresenteranno l’80% della domanda di data center destinati all’IA.
L’AIE ha analizzato due possibili scenari riguardo alla crescita dei data center e al loro consumo di energia.
- Scenario base: ovvero lo scenario definito ottimista, in cui la crescita dei data center e il loro consumo di energia (necessario per alimentare l’IA) seguono le previsioni più favorevoli. In questo scenario, il consumo di elettricità dei data center aumenterebbe a circa 945 terawattora (TWh) entro il 2030, come indicato nel rapporto.
- Scenario alternativo: in questo scenario, le cose vanno peggio a causa di fattori come le tariffe più alte e una crescita economica più lenta. Questi ostacoli, come la guerra commerciale e l’aumento delle tariffe, potrebbero rallentare lo sviluppo dei data center. Di conseguenza, il consumo di energia dei data center non crescerebbe tanto quanto previsto nello scenario base, ma scenderebbe a circa 670 TWh.
In sintesi, se la guerra commerciale e altre difficoltà economiche continuassero, il settore dei data center (e l’energia necessaria per supportarlo) potrebbe crescere a un ritmo più lento di quanto inizialmente previsto. La crescente domanda di infrastrutture potrebbe mettere sotto pressione le reti, con il 20% dei progetti di data center a rischio.
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