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Magazine Intelligenza Artificiale: l'IA è più di quello che appare

Magazine Intelligenza Artificiale: l'IA è più di quello che appare

Il rischio di privacy con ChatGPT che raccoglie e memorizza dati sensibili

Rischio Privacy con la ricerca su ChatGPT.

Sam Altman, CEO di OpenAI, ha recentemente condiviso un esperimento con ChatGPT condotto dall’imprenditore Tom Morgan. L’imprenditore ha chiesto al chatbot di OpenAI di dirgli una cosa su di lui, qualcosa che lui stesso potrebbe non sapere, basandosi sulle conversazioni avute insieme. La risposta che l’IA ha fornito a questa domanda ha rivelato come l’IA sia in grado di  tracciare con precisione la personalità e le abitudini degli utenti, utilizzando i dati raccolti durante le conversazioni. Alcuni reagiscono tramite l’apprezzamento di tali ritratti riproposti in maniera così veritiera. Altri, invece, li ritengono inquietanti, sottolineando i rischi legati alla privacy e al possibile sfruttamento delle informazioni personali.

L’uso di ChatGPT, che memorizza e analizza i dettagli delle conversazioni, solleva preoccupazioni sulle implicazioni della “memoria” dell’IA. Questa funzionalità permette al sistema di ricordare le informazioni condivise dagli utenti, migliorando la personalizzazione delle risposte, ma aumentando anche il rischio di violazioni della privacy e manipolazioni. Gli utenti possono gestire o cancellare questi dati, ma la crescente potenza di ChatGPT pone interrogativi su quanto si sappia effettivamente sulla privacy digitale e quali ne siano i limit.

Leggi l’articolo completo: Cosa sa l’IA di noi? Per scoprirlo basta fare a ChatGpt la domanda giusta su repubblica.it.

Immagine generata tramite DALL-E 3.

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