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Magazine Intelligenza Artificiale: l'IA è più di quello che appare

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Proteggere privacy e diritti delle lavoratrici del sesso nell’era degli deepfake

Immagine di una persona al pc con schermata aperta su PornHub.

La crescente preoccupazione per i deepfake porta l’attenzione su un aspetto che spesso viene trascurato, lo sfruttamento dei corpi e delle immagini delle lavoratrici del sesso nello sviluppo e diffusione di tali immagini, un furto in quanto loro non hanno dato il proprio consenso. Questo fenomeno, non solo mette a rischio il concetto di consenso delle donne, ma compromette anche la loro privacy, oltre che il lavoro delle pornoattrici che, fino ad oggi, hanno sempre goduto della libertà di decidere attentamente con chi condividere il proprio corpo nel lavoro.

La lotta contro gli deepfake solleva interrogativi cruciali sulle politiche di moderazione e sicurezza online. Il gruppo di difesa dell’industria per adulti Free Speech Coalition, lotta per i diritti delle lavoratrici del sesso e sostiene che ogni legislazione debba tener conto delle loro esperienze uniche e non escluderle dal dibattito. 

La necessità di una regolamentazione efficace è evidente com’è chiaro che deve essere accompagnata da un dialogo inclusivo che coinvolga le voci delle lavoratrici del sesso. 

Leggi l’articolo completo: Laws About Deepfakes Can’t Leave Sex Workers Behind su 404media.co.

Foto di franco alva su Unsplash.

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