L’IA sta diventando sempre più accessibile in diversi settori, come quello della medicina, consentendo a un pubblico sempre più ampio, inclusi ricercatori senza competenze tecniche avanzate, di sviluppare e applicare soluzioni utili e innovative.
Questa democratizzazione dell’IA, ovvero l’accessibilità a pressoché chiunque di queste tecnologie tramite strumenti no-code, da un lato favorisce progressi significativi, come dimostrato nel campo medico con sistemi di diagnosi assistita capaci di migliorare l’individuazione di malattie, ma dall’altro lato aumenta il rischio di sviluppare modelli poco robusti e difficili da riprodurre.
Risulta centrale promuovere collaborazioni multidisciplinari tra medici e ingegneri per garantire l’affidabilità e la sicurezza degli strumenti IA destinati al supporto decisionale clinico. Una valutazione critica e approfondita degli strumenti è necessaria per tradurre il potenziale dell’IA in benefici concreti e sostenibili.
Leggi l’articolo “Risks and rewards of AI democratization”.
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