Un’insegnante di scrittura accademica racconta la sua decisione di lasciare la professione dopo quasi due decenni, in parte a causa della diffusione di strumenti di IA generativa come ChatGPT.
Nonostante gli studenti riconoscano i limiti e i problemi etici legati a questi strumenti, molti preferiscono comunque affidarsi all’IA per scrivere i loro elaborati, evitando il processo difficile e formativo della scrittura.
L’autrice descrive come, nonostante abbia tentato di integrare l’IA nelle lezioni e sensibilizzare sui suoi limiti, abbia comunque osservato una crescente dipendenza dagli strumenti di generazione e parafrasi automatica. Gli studenti, spesso incapaci di valutare criticamente le modifiche stilistiche o di significato apportate dall’IA, rinunciano alla possibilità di sviluppare una propria voce o di impegnarsi a fondo nel pensiero critico.
Il fenomeno sembrerebbe non essere solo un problema tecnico, ma culturale: molti studenti non sono disposti a tollerare il disagio intellettuale legato al processo di scrittura, perdendo così l’opportunità di affinare le proprie competenze cognitive e stilistiche.
Leggi l’articolo completo: I Quit Teaching Because of ChatGPT su times.com.

Immagine generata tram ite DALL-E 3.

