Mark Zuckerberg ha recentemente annunciato la creazione del nuovo gruppo Meta Superintelligence Labs, dedicato allo sviluppo della “superintelligenza” artificiale, con l’obiettivo di rilanciare la posizione di Meta nel settore dell’IA.
A guidare il team sarà Alexandr Wang, ex CEO di Scale AI, entrato all’interno dell’azienda Meta tramite un accordo multimiliardario, affiancato da Nat Friedman, ex CEO di GitHub. L’azienda ha potenziato l’organico con undici nuovi esperti provenienti da realtà come Anthropic, Google DeepMind e OpenAI, offrendo ingaggi milionari. Tra questi, ad esempio, figurano 4 ormai ex ricercatori di OpenAI che hanno lasciato la startup per passare a Meta. Il tutto in un contesto di forte competizione tra le due aziende per i talenti nel settore dell’IA generale (AGI), a dimostrazione che il lavoro umano rimane ancora primordiale in determinati settori. Infatti, OpenAI non ha molto apprezzato questa mossa da parte di Meta che, per intensificare il reclutamento, propone offerte economiche molto elevate. OpenAI ha reagito promettendo di trattenere i propri dipendenti con aumenti salariali e strategie creative, pur mantenendo alti standard di equità interna. Il capo della ricerca di OpenAI, Mark Chen, ha definito la situazione un vero e proprio “furto in casa” e ha invitato i dipendenti a non cedere sotto pressioni indebite, soprattutto in un momento di carico lavorativo molto intenso. Nonostante la competizione, OpenAI ribadisce che l’obiettivo principale rimane lo sviluppo dell’AGI, evitando di farsi distrarre dalla competitività di Meta.
Sembrerebbe che Meta abbia anche avviato trattative preliminari per acquisizioni strategiche, senza però ancora formulare offerte formali. Inoltre, Zuckerberg ha annunciato l’avvio entro l’anno della ricerca su una nuova generazione di modelli di IA, puntando a spingersi oltre i limiti attuali della tecnologia.
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Mark Zuckerberg announces his AI ‘superintelligence’ super-group su theverge.it.
OpenAI, Meta ha iniziato a “rubargli” i migliori talenti su wired.it.
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